La Resilienza nell’impreditore

Ognuno è portato a paragonarsi con quello che conosce. La RESILIENZA fa la differenza.

  • Il DISOCCUPATO è convinto che il mondo sia crudele e che la vita faccia schifo. Se gli dici che mettendosi realmente in moto può trovare lavoro ti ride in faccia. Se gli mostri gente che ha trovato lavoro ti risponde che sicuramente hanno avuto qualche raccomandazione.
  • L’OPERAIO vive il suo mondo e se gli racconti che è possibile fare impresa e diventare autore del suo futuro ti risponde che in questo mondo non è possibile. Le tasse, la crisi, il mutuo. E se gli mostri la storia di un professionista che ce l’ha fatta ti risponde che per lui è facile, si è trovato in una situazione fortunata e con qualcuno alle spalle che sicuramente gli ha regalato i soldini.
  • Anche il PROFESSIONISTA vive la sua esperienza nel mondo che conosce, e se gli dici che è possibile creare un’azienda che sia basata su strategie e regole che la rendano quasi autonoma lui ride e dice: “magari”. Sputa sangue e sudore da mattina a sera e se gli fai vedere che gli imprenditori hanno una qualità del tempo migliore, lui ti risponde che quelli da qualche parte rubano. Si perché ha la certezza che il lavoro si possa ritenere tale solo se ti sporchi le mani, se sali sul furgone per primo e fai 18 ore di fila senza staccare mai. Però una cosa di buono ce l’ha, se guarda all’operaio e al disoccupato si rende conto di aver avuto più forza di volontà.
  • L’IMPRENDITORE è l’unico che sa bene quanto non ci siano limiti e quanto la forza di volontà sia potente. Lui ha vissuto tutte le difficoltà degli altri e le ha affrontate. Spesso è partito proprio dal gradino più basso, ma ha avuto fin da subito la visione giusta. Lui sa che tutto è possibile e non permette alla sua mente di porre dei limiti. E non guarda dietro per godere della strada fatta e per cullarsi sugli allori, ma punta lo sguardo in avanti per capire chi sta facendo meglio di lui come si comporta, come pensa, cosa fa.
 

La differenza tra queste categorie di persone è che le prime 3 prendono come esempio chi sta nella stessa condizione o chi sta peggio.

La categoria degli imprenditori vede nell’esempio l’opportunità di crescita. (www.weddingrevolution.it)

Ma le persone che hanno una visione a lungo termine, che vedono un Grande Obiettivo, hanno tutte in comune una caratteristica speciale: LA RESILIENZA.
 
Resilienza è un termine derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione.
In Psicologia è la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.
 

Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.

L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.

 

Le persone con questa caratteristica mostrano contemporaneamente tre tratti di personalità:

• l’impegno;
• il controllo;
• il gusto per le sfide.

 

IMPEGNO: tendenza a lasciarsi coinvolgere nelle attività. La persona con questo tratto si dà da fare, è attiva, non è spaventata dalla fatica.
 
CONTROLLO: s’intende la convinzione di poter dominare in qualche modo ciò che si fa o le iniziative che si prendono, ovvero la convinzione di non essere in balia degli eventi.
 
SFIDA: fa riferimento alla disposizione ad accettare i cambiamenti. La persona con questo tratto vede gli aspetti positivi delle trasformazioni e minimizza quelli negativi. Il cambiamento viene vissuto più come incentivo a crescere che come difficoltà da evitare a tutti i costi, e le sfide vengono considerate stimolanti piuttosto che minacciose.
 

La resilienza non è una caratteristica che è presente o assente in un individuo; è l’attitudine in ognuno di noi che la rende attiva o la tiene in letargo.

Avere un alto livello di resilienza non significa essere infallibili ma disposti al cambiamento quando necessario; disposti a pensare di poter sbagliare, ma anche di poter correggere la rotta.
 
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