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Posted in Impresa
15 aprile 2016

MULTE SALATE PER GLI IMPRENDITORI INCAPACI

Non si tratta di una bufala, ma neanche di una notizia perché è la costatazione di una situazione reale che stiamo vivendo: gli imprenditori reputati incapaci saranno multati con sanzioni pesanti.

Io stesso ho vissuto sulla mia pelle la storia di Marco, un imprenditore pieno di passione e voglia di fare.

Marco ha voluto crescere professionalmente e prima di ogni altra cosa si è buttato anima e corpo nella formazione e nell’apprendimento di tutte le tecniche floreali di cui poteva venire a conoscenza.

Nel giro di poco tempo la sua formazione tecnica ha raggiunto livelli molto alti e lui era pronto ad entrare nel mercato del matrimonio con tante nuove tecniche che potevano supportarlo.

Marco è un imprenditore pieno di energie, che ha trasferito su ogni aspetto del suo lavoro.

Positività e Passione sono il binomio che lo caratterizzano e di cui ha intriso ogni sua scelta.

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Ha cercato uno showroom in pieno centro e lo ha allestito in chiave moderna, con scaffalature minimal in acciaio e legno riciclato, lampadari in cristallo e un bancone fuori dagli schemi con uno schermo interattivo al centro per costruire e mostrare i suoi progetti.

Poi è passato al sito che ha affidato ad una webagency blasonata con la quale ha realizzato un prodotto graficamente molto bello e accattivante.

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Ovviamente nel momento in cui ha dovuto presentarsi sul mercato non ha scelto canali tradizionali ma ha voluto creare eventi ad hoc invitando PR di “peso” e coinvolgendo partner di un certo livello, ma per fare questo ha dovuto anche investire somme importanti per comunicare l’Alta Qualità dei suoi prodotti.

Marco ha avuto due fortune nella sua vita:

  • Ha realizzato il suo sogno professionale aprendo uno showroom floreale esattamente come lo aveva sempre sognato

  • E’ riuscito a raggiungere il suo obiettivo con un mix di fondi propri e un finanziamento bancario

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L’idea innovativa e la voglia di fare cose belle e nuove lo portano a investire anche in materiali e strutture con i quali dare maggior forza ai suoi allestimenti: vasi, alzate in ferro, contenitori in legno, griglie in acciaio e candelabri in cristalli sono solo alcuni esempi.

Infine per essere completamente efficiente sceglie di assumere una ragazza per farsi aiutare in alcune mansioni si accoglienza, gestione clienti e anche in manovalanza.

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Partono i primi lavori e Marco si trova davanti all’esigenza di essere professionale in ogni aspetto e di avere a disposizione tutti gli strumenti per rispondere al mercato in modo veloce: si crea un’uniforme da lavoro, 5 completi per lui e 5 per la sua aiutante, e stipula un leasing per un furgone con il quale fare le consegne.

Per i primi 3 anni, anche se con fatica, arrivano diversi incarichi e il suo nome comincia ad affermarsi. I primi lavori gli portano molti consensi perché ben fatti e innovativi. Marco si fa prendere dall’euforia e spinge ancora di più sul pedale dell’acceleratore e prova ad aprire una filiale a 50km per aumentare il lavoro.

Ovviamente fa tutta una serie di valutazioni e capisce di poter raddoppiare il fatturato con lo stesso knowhow, e inizia con una serie di nuovi investimenti per il secondo punto vendita.

Dopo 2 anni si rende conto che le aspettative erano svanite e i risultati lontani dalle proiezioni. Allora prende una decisione amara ma indispensabile: chiude il secondo punto vendita, accollandosi anche diverse spese.

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Intanto sono passati 5 anni…

Gli affari danno un buon flusso di cassa ma il nostro imprenditore non naviga nell’oro, anzi fatica con nuovi investimenti che vorrebbe fare ma non ha fondi per affrontarli.

Come dicevo sono passati 5 anni…

E puntuale come un orologio svizzero spunta il Mostro dalle 7 Teste, la bestia feroce che si mangia tutti gli imprenditori che incontra, il peggiore incubo di tutte le aziende: l’Agenzia delle Entrate!

La comunicazione che Marco riceve è del tipo: “La S.V. è invitata a presentarsi nei nostri uffici e produrre la documentazione relativa all’anno xxxx”

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Un controllo totale su tutte le spese e gli incassi relativi a quell’anno in cui al “Grande Cervellone” sono rimasti indigesti alcuni numeri.

In pratica nel computer del funzionario si è accesa una luce rossa sull’azienda di Marco perché le spese sembrano sproporzionate rispetto alle entrate.

EVASORE, EVASORE, EVASORE… Questo è il marchio che viene automaticamente attaccato al nostro energico e innovativo imprenditore.

Questa presunta “frode” costringe Marco a pagare una multa pesante che gli taglia le gambe e lo costringe a vivere in un limbo senza futuro.

Tutta colpa dei maledetti Studi di Settore che non hanno la giusta elasticità per capire che un imprenditore può anche sbagliare le sue valutazioni in termini di investimenti.

Gli imprenditori in questa condizione oltre a subire il danno di proiezioni azzardate e investimenti sfortunati vengono massacrati anche da multe salatissime che gli tagliano definitivamente ogni forma di speranza.

All’Agenzia delle Entrate li chiamano “Redditi Evasi”, gli imprenditori li definiscono “Soldi usati in modo sbagliato”.

Dalla storia di Marco puoi capire come lo Stato ha deciso da anni di MULTARE GLI IMPRENDITORI INCAPACI, non vedo altro modo per definire questa situazione.

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Un’impresa deve avere due punti di riferimento d’acciaio inossidabile, sui quali fondare ogni minima decisione senza andare dietro alla Passione e all’Entusiasmo.

In ogni impresa deve esserci una persona al comando che conosca il peso di ogni decisione e che basi le sue scelte su un Business Plan reale e funzionante.

E’ inutile far finta di non vedere alcuni risultati ovvi, così come è inutile creare proiezioni fasulle perché gli unici a subire gli effetti dell’inganno saranno coloro che le hanno fatte.

In questa triste storia di Marco io trovo un prezioso insegnamento, che deve essere alla base di ogni azienda:

OGNI SCELTA FATTA SENZA GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO E DELLA MISURA E’ PERICOLOSA COME GIOCARE ALLA ROULETTE RUSSA.

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Misurare e controllare sono due azioni tanto difficili quanto essenziali, ma per fare questo nel modo corretto devi smetterla di essere ossessionato dalla sola crescita tecnico/professionale, è ora di fare l’imprenditore e di farlo nell’unico modo corretto: guidando la propria impresa verso obiettivi certi.

C’è un unico step fondamentale che però la gran parte degli imprenditori salta perchè lo considera inutile e costoso: LA FORMAZIONE. Imprenditori si diventa.

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